martedì 20 dicembre 2011

E ADESSO TUTTI NEI CIE

Fortress Europe: E adesso tutti nei Cie! Come si fa l'accredito sta...: Il Cie di Torino ripreso dal balcone di un condominio Dalle parole ai fatti. Per mesi migliaia di persone si sono mobilitate chiedendo il...

venerdì 9 dicembre 2011

PROIEZIONE ALTRA EUROPA AL CECCHI POINT


VIDEOCOMMUNITY e Associazione Nazionale Museo del Cinema

presentano

ALTRA EUROPA (HDCAM 75min, 2011)
un film documentario di Rossella Schillaci
prodotto da Azul con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund

Premio miglior documentario 2011 al Salina Doc Fest sez. ITALIA.DOC
Primo premio al RAI Film Festival di Londra

domenica 11 dicembre – ore 21:30
Cecchi Point – via Cecchi, 17 TORINO

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Nel novembre del 2008 circa 300 rifugiati somali e sudanesi occupano l'ex clinica San Paolo di Torino. Negli squallidi interni dell'edificio, le loro speranze in un futuro migliore si scontrano con una condizione di vita “sospesa”, ostaggio di leggi europee che li obbligano a risiedere nel Paese in cui arrivano e dove vengono prese le loro impronte digitali.
Il film segue le vicende di Khaled, Shukry e Alì nell’arco di un anno, scandito dalla trasmissione radiofonica Titanic in lingua somala, dalle proteste della cittadinanza e le provvisorie soluzioni proposte da Comune e Prefettura.
Tre personaggi emblematici che ci guidano in un racconto intimo e partecipe,  inseguendo l'idea di un'”altra Europa” capace di offrirgli una vita finalmente dignitosa.

APPELLO RICHIEDENTI ASILO A TORINO


SABATO 17 DICEMBRE dalle Ore 10.00 alle 16

ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO C.S.O.A GABRIO - TORINO
(VIA REVELLO, 3) possibilità di pranzare insieme

La situazione
drammatica che si è venuta a creare in Italia con gli arrivi delle persone fuggite dalla guerra in Libia (guerra voluta e sostenuta dai principali Paesi europei Italia inclusa) continua a rendere evidente l'incapacità della politica di dare risposte reali ai bisogni di chi fugge dalle guerre, dalla fame in cerca di un futuro e di una vita
degna.

"L'emergenza Lampedusa", creata ad arte e gestita di conseguenza da (l’ex) Ministro Maroni e dalla sua cricca, della scorsa primavera ha fatto sì che moltissimi richiedenti asilo si trovino sparpagliati un po'
ovunque sul territorio nazionale.
Da mesi e mesi persone provenienti da Costa d’Avorio, Somalia, Sudan, Tunisia, Egitto, Eritrea, Etiopia, Mali, Ghana, Burkina Faso, Nigeria, sono stipati come merce in “centri di accoglienza” in attesa che le
Commissioni Territoriali valutino le singole storie, in attesa che la burocrazia dica loro se hanno il “permesso” di immaginare una vita o se invece respingerli e condannarli di fatto ad una vita nella “clandestinità”.
E molto c'è da dire su questi centri in Piemonte e in giro per l’Italia, su come funzionano e su come vivono le persone in essi ospitate!
Queste strutture, una diversa dall'altra perché così vuole l'emergenza, sono luoghi di contraddizioni, di veri e propri drammi, nei quali si stanno consumando nella solitudine e nell’indifferenza, la negazione di diritti basilari, come quello di poter accedere a un degno sistema di accoglienza e di tutela dei richiedenti asilo.
Oltre questo esiste poi per molti il rischio di ricevere dalla commissione un rifiuto alla domanda di asilo. Questo perché in tanti sono arrivati in Italia la primavera scorsa in fuga dalla Libia bombardata dagli aerei
della NATO e delle potenze europee, ma sono originari di Paesi non inseriti nelle liste per la protezione internazionale: un rifiuto farebbe immediatamente precipitare centinaia di persone in condizione
di clandestinità.
Tutto questo mentre nel frattempo sulle loro vite si crea la speculazione del business dell’accoglienza. Tutto questo mentre migliaia di persone sono letteralmente “parcheggiate” nelle strutture di accoglienza con
la maggior parte degli appuntamenti in commissione a partire dalla primavera prossima!
Crediamo che questa situazione, figlia per l'ennesima volta della logica dell'emergenza non sia dignitosa per chi la sta vivendo e non sia accettabile per chi crede che accoglienza e solidarietà siano concetti e pratiche
fondanti del nostro vivere assieme. Crediamo che quando si creano e gestiscono situazioni come quella dei richiedenti asilo in termini emergenziali le prima cose che saltano sono il rispetto dei diritti e della dignità delle persone.
Possiamo immaginare quali saranno gli scenari futuri. Dobbiamo attrezzarci fin da ora per rimettere diritti e dignità come punti imprescindibili per chi arriva in Italia.

Per questo proponiamo a tutti e tutte di incontrarci tra richiedenti asilo, migranti, attivist*, operatrici e operatori, ec…

SABATO - 17 DICEMBRE Ore 10.00 - ASSEMBLEA PUBBLICA

PRESSO C.S.O.A GABRIO - VIA REVELLO, 3 TORINO

Collettivo
Immigrati Auto-organizzati– CSOA Gabrio – Coordinamento USB
Migranti Torino - USB Torino – Movimento Richiedenti asilo

PARTITA LA MOBILITAZIONE WEB: UMANITARIO PER TUTTI

Online c'è una petizione, è stata lanciata dal sito Melting Pot. Si chiama "Diritto di scelta". Chiede che il governo, come previsto dalla legge, riconosca un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari a tutti i profughi di Libia. Esattamente come è stato fatto ad aprile con 14.000 tunisini. Saranno poi loro a scegliere cosa fare della propria vita. Se restare in Italia nonostante la crisi, se provare a proseguire il viaggio raggiungendo gli amici sparsi in Europa. O se invece - e probabilmente sarebbe la scelta migliore per tanti - ritornare in Libia o nei propri paesi, se qui non troveranno le condizioni di lavoro adeguate. Il che aiuterebbe anche le casse italiane. Visto che non ha senso spendere 1.400 euro al mese per ospitare una persona a cui allo stesso tempo si vieta per legge di lavorare.

giovedì 8 dicembre 2011

IL FILM DOCUMENTARIO “ALTRA EUROPA” SUL GRANDE SCHERMO DEL CECCHI POINT


Domenica 11 dicembre al Cecchi Point è di scena il cinema: a partire dalle ore 21:30 presso l’hub multiculturale di via Cecchi 17 a Torino, Videocommunity e l’Associazione Nazionale Museo del Cinemapresenteranno la proiezione del film documentario “ALTRA EUROPA” (HDCAM 2011, 75’) di Rossella Schillaci.
Premio miglior documentario 2011 al Salina Doc Fest sez. ITALIA.DOC e primo premio al RAI Film Festival di Londra, il film è prodotto da Azul con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund.
Nel novembre del 2008 circa 300 rifugiati somali e sudanesi occupano l'ex clinica San Paolo di Torino. Negli squallidi interni dell'edificio, le loro speranze in un futuro migliore si scontrano con una condizione di vita “sospesa”, ostaggio di leggi europee che li obbligano a risiedere nel Paese in cui arrivano e dove vengono prese le loro impronte digitali.
Il film segue le vicende di Khaled, Shukry e Alì nell’arco di un anno, scandito dalla trasmissione radiofonica Titanic in lingua somala, dalle proteste della cittadinanza e le provvisorie soluzioni proposte da Comune e Prefettura. Tre personaggi emblematici che ci guidano in un racconto intimo e partecipe, inseguendo l'idea di un'”altra Europa” capace di offrirgli una vita finalmente dignitosa.
Autrice e regista di documentari, Rossella Schillaci si è specializzata presso il Granada Centre for Visual Anthropology in regia del documentario antropologico. Ha realizzato film documentari selezionati e premiati in numerosi festival internazionali e programmi documentari per la TV per Raisat e Al Jazeera.

domenica 11 dicembre – ore 21:30
VIDEOCOMMUNITY e AMNC presentano proiezione del film
“ALTRA EUROPA”
Cecchi Point – via Cecchi, 17 TORINO
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

lunedì 5 dicembre 2011

CRESCONO LE RICHIESTE D'ASILO


È boom di domande d'asilo nel 2011: oltre 10mila nei primi sei mesi, il 102% in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Cresce in parallelo l'apparato d'accoglienza italiano per i profughi, ma si complicano anche le competenze e si moltiplicano i possibili conflitti tra enti.
Vladimiro Polchi su Repubblica.it

CAMPAGNA RESIDENZA PER RIFUGIATI

Il Coordinamento Non solo Asilo lancia la campagna per eliminare gli impedimenti che consentono alla Città di Torino di negare la residenza a Rifugiati Politici e Titolari di protezione Internazionale